Mettiamo il caso che un giorno del futuro una azienda vi consenta di poter trasferire la vostra mente all’interno di un corpo cibernetico, rendendovi di fatto immortali. Mettiamo pure che per far questo dovrete rinunciare alla vostra umanità, alla vostra pelle, pur mantenendo intatti i vostri sogni e desideri, lo fareste? Vale più la sensazione dell’acqua calda addosso o l’eternità? La risposta sembra facile, eppure…
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Integrati
Su queste basi posa la storia di Disintegration. Noi impersoneremo i panni di Romer Shoal, un ex pilota di gravicicli al comando di una resistenza che cerca di preservare le ultime vestigia della civiltà umana dai Rayonne, un gruppo di “integrati” che vuole distruggere tutti i naturali rimasti sulla terra. Gli “integrati” sono coloro i quali hanno richiesto o hanno subito “l’integrazione” ovvero il trasferimento del proprio cervello all’interno di robot antropomorfi, che gli consentono di vivere per sempre. I naturali sono coloro i quali hanno deciso di restare umani nonostante tutto. Il nostro Romer e la sua banda di fuorilegge sono anch’essi integrati, ma cercano di riacquistare i propri corpi per rivivere quelle sensazioni che solo la pelle umana può donare. Romel si trova quasi per caso in questa situazione. Lui era una celebrità della TV, presentatore di gare di corsa fra gravicicli (un veicolo monoposto antigravità). Quando i mezzi furono messi al bando, esso cominciò a rubarli e trafficarli, e alla fine fu imprigionato nell’Iron Cloud, una prigione per gli integrati. Il nemico principale del gioco è Black Shuck, ex-accademico e forte sostenitore delle teorie post-umaniste. E’ il leader dei Rayonne in Nord-America, ed è lui a far iniziare la nostra storia organizzando la nostra fuga dall’Iron Cloud. I Rayonne hanno scatenato una guerra civile quando hanno creato prima l’Iron Cloud e poi l’indottrinamento durante il processo di “integrazione” degli umani.
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