E' da tempo che i fan del futuristico FPS Crysis dopo aver giocato e rigiocato con tanta passione ed adrenaliticità il primo e il secondo capitolo aspettavano un nuovo capitolo. Così Crytek gaming-house sviluppatrice del gioco e del nuovo sistema CryEngine 3, ha sviluppato e sta tutt'ora sviluppando Crysis 3. Recentemente è stata resa nota e pubblicata la versione Alpha di Crysis 3, ovviamente closed dal momento che era necessaria una key per accedervi. XtremHardware non poteva di certo esimersi dal testare in anteprima questo gioco sin dalla sua versione iniziale.
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Crytek è una società di sviluppo videogiochi fondata nel 1999 a Francoforte, in Germania. Ne fanno parte più di 550 professionisti di oltre 36 paesi diversi. Hanno dato alla luce Far Cry (altro titolo FPS che ha coinvolto il pubblico dei videogiocatori) nel 2004 e, più recentemente, la saga per PC composta da Crysis sviluppato e prodotto nel 2007, Crysis Warhead nel 2008 (di cui fa parte anche la branchia multiplayer Crysis Wars) e Crysis 2 nel 2011 anch'esso basato sul nuovo motore grafico CryENGINE 3. Oltre alla sede principale dispongono di vari studi-satellite a Kiev, Budapest, Sofia, Seul e Nottingham (Crytek UK). Crytek ha inoltre partnership con numerose aziende informatiche quali Electronic Arts, Ubisoft, NVIDIA, Intel, ed AMD.
Di seguito riportiamo la trama del primo Crysis che è anche la base, anche se non troppo interconnessa, agli altri capitoli di Crysis:
Crysis è ambientato nell'agosto del 2020, il protagonista è Jake "Nomad" Dunn, un soldato della Delta Force chiamato a investigare, con il suo team chiamato "Squadra Raptor", sulla scomparsa di un gruppo di archeologi americani - rapiti dall'esercito della Corea del nord - che stavano facendo un'importante scoperta in una delle isole Lingshan, nel mare Cinese del sud.
La Squadra Raptor è inizialmente composta da cinque elementi (Nomad, Prophet, Psycho, Aztec e Jester), ma già durante lo sbarco sull'isola i soldati vengono divisi da un improvviso attacco di misteriose creature volanti: Aztec rimane vittima dell'attacco, mentre i superstiti sono costretti a farsi strada combattendo i nordcoreani per riunirsi. Dopo essersi riuniti e dopo aver trovato la nave degli archeologi congelata e arenata sull'isola, lontano dalla costa, i quattro sopravvissuti vengono nuovamente attaccati dalle creature e un altro membro del team, Jester, viene ucciso. Nonostante le perdite i reduci del secondo attacco decidono di continuare la missione, e, dopo un po' , trovano uno degli ostaggi, che si rivelerà essere un'agente della CIA incaricata di monitorare le ricerche del capo degli archeologi, il Dr. Rosentahl. Mentre l'agente viene portata al sicuro da Psycho, Nomad e Prophet si avviano quindi verso il campo del Dr. Rosentahl, ma ancora una volta la squadra viene attaccata: Prophet viene rapito, e Nomad è costretto ad aprirsi la strada da solo verso il campo.
Arrivato sul luogo, Nomad scopre l'origine dell'interesse dei coreani per la scoperta degli archeologi: il Dr. Rosenthal e la sua equipe avevano trovato un fossile, vecchio di milioni di anni, dotato di tecnologia mai vista sulla Terra. Improvvisamente, mentre il dottore discute in videoconferenza con il generale coreano Kyong del pericolo che potrebbe rappresentare quella tecnologia se attivata e studiata, il fossile emette un'onda che congela tutto nel raggio di alcuni chilometri: Rosentahl muore, mentre Nomad (che stava ascoltando di nascosto la conversazione) si salva solo grazie alla nanotuta, capace di mantenere stabile la temperatura al suo interno. La montagna che domina l'isola inizia a crollare, rivelando un'immensa struttura aliena: Nomad, alla ricerca di Kyong, si dirige verso un insediamento coreano alla base della montagna, ma viene catturato dalle forze speciali coreane che, come lui, dispongono di una speciale nanotuta: è quindi costretto ad assistere, impotente, ai tentativi del generale di accedere alla struttura aprendola con delle cariche esplosive. Improvvisamente, però, la struttura rilascia un'onda energetica che uccide i coreani e libera Nomad: nel caos, il soldato riesce allora ad uccidere Kyong e a liberare Helena Rosenthal, figlia del Dr. Rosenthal e anch'essa prigioniera, ma al prezzo di rimanere egli stesso intrappolato nella montagna in crollo.
L'unica possibilità di sopravvivenza per lui è rifugiarsi nella struttura aliena, che nel frattempo si è aperta: all'interno trova un ambiente a gravità zero popolato da creature come quelle che, in precedenza, hanno attaccato la sua squadra e rapito Prophet. Dopo aver affrontato numerosi alieni Nomad riesce ad uscire, ma un istante dopo la sua fuga dalla nave aliena l'isola viene travolta da una violenta tempesta di neve: Nomad si trova così a dover fronteggiare gli alieni anche all'esterno della struttura, e ci riesce solo grazie all'aiuto di Prophet, anch'egli appena fuggito dalla nave aliena. Insieme, Nomad e Prophet ritrovano anche Helena Rosenthal, che al momento del congelamento dell'isola stava ancora fuggendo, e la scortano su una portaerei inviata dall'esercito americano per gestire l'emergenza.
Il comandante della flotta, vista la situazione, decide di attaccare la nave aliena con armi nucleari, ottenendo però un effetto contrario a quello sperato: le difese della struttura aliena assorbono infatti l'energia sprigionata dall'esplosione nucleare utilizzandola per ingrandire ulteriormente la zona congelata dell'isola. Gli alieni attaccano quindi la portaerei, ma Nomad riesce a respingerli e, grazie all'utilizzo di un'arma nucleare sperimentale (il cannone TAC), a distruggere la nave principale proprio mentre tenta di affondare la portaerei.
(Trama tratta da Wikipedia).
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