Per quanto il settore informatico sia in costante miglioramento da quasi ogni punto di vista, volente o nolente, non si può non riconoscere nella tecnologia G-SYNC di NVIDIA una novità rivoluzionaria. Ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi grazie al monitor ASUS PG278Q e non ci aspettiamo di meno dal Philips 272G5DYEB, il quale però si differenzia dal primo per alcune cose, anche piuttosto rilevanti.
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La differenza più evidente è data dal pannello. Anche il Philips è dotato di un display LCD a matrice TN da 27” di diagonale, ma la risoluzione scende dalla WQHD (2560x1440) dell’ASUS, a quella Full HD (1920x1080). Si passa dunque da una densità di 108,8 PPI (dot pitch di 0,234 mm) a una di 81,6 PPI (dot pitch di 0,311 mm). A fronte di una minore definizione e area di lavoro, si guadagna nel frame rate in gaming, a parità di potenza grafica. È dunque scontato arrivare alla conclusione che si avranno maggiori performance (leggasi “più FPS”) con il monitor Philips. Sebbene la tecnologia NVIDIA G-SYNC aiuti nella riduzione dello stuttering tra i 30 e 144 frame per secondo, giocare con un frame rate basso va ad inficiare tutto il vantaggio di avere un display con supporto fino ai 144 Hz. Nel corso dell’analisi saranno dunque vari i confronti tra i due monitor, ma è bene tenere a mente che a conti fatti, perlomeno sul mercato, questi non vanno a pestarsi i pixel a vicenda; per essere più precisi, il Philips 272G5DYEB in recensione, costa 200 euro in meno.
Per non essere logorroici e ripetitivi, chi non avesse ancora chiaro il funzionamento della board G-SYNC di NVIDIA, può dare un’occhiata a questa paginetta.
Fatto? Siete pronti? Bene, allora andiamoci a spulciare il Philips 272G5DYEB!
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